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Che importanza ha l’erba medica nell’alimentazione degli animali?

Che importanza ha l’erba medica nell’alimentazione degli animali?

A cosa serve l’erba medica?  E quando si semina? Scopriamo proprietà e caratteristiche di questa pianta e perché è così importante per gli animali

L'erba medica costituisce la base nutrizionale per l'alimentazione di tutti i ruminanti ed erbivori: per questo motivo viene impiegata dagli allevatori nelle fattorie per soddisfare il fabbisogno degli animali

È fondamentale in quanto presenta un alto contenuto proteico: proprio per questo, ma anche per altri benefici che possiede, viene utilizzata come foraggio per l'allevamento e il nutrimento del bestiame (non solo ruminanti, ma anche ovini, caprini, equidi e leporidi).

Così, al giorno d'oggi è una pianta perenne che si riproduce soprattutto nei terreni freschi e ricchi di calcio e viene coltivata dappertutto, principalmente come foraggera, ma la sua origine e il suo impiego risalgono a molti secoli fa: la sua prima comparsa fu in Oriente, precisamente in Persia, per poi essere introdotta anche in Europa.

Appartiene alla famiglia delle leguminose e il suo nome ufficiale, per gli esperti nel settore, è quello di Medicago-Sativa. Grazie alla sua ricchezza di proteine e vitamine, l’erba medica viene quindi coltivata come foraggio ed è inoltre possibile conservarla sotto forma di fieno o farina.


Erba medica: proprietà e principi nutritivi

Le radici dell'erba medica hanno la particolarità di arrivare molto in profondità e grazie a questo riescono ad assimilare molti minerali difficilmente raggiungibili da altre piante. Ciò permette alla pianta anche di non soffrire la mancanza d'acqua, dato che è capace di raggiungere delle riserve d'acqua più in profondità.

Il beta-carotene è indubbiamente un importante aspetto nutrizionale da considerare quando si parla di erba medica come foraggio per animali. Esso favorisce la fertilità e la riproduzione, poiché ha un effetto benefico sia sui bovini maschi che sulle femmine. Per di più, il beta-carotene possiede la capacità di rinforzare il sistema dell'animale e quindi di preservarlo dalle malattie infettive, oltre che ad essere utilizzato come metodo di prevenzione contro le mastiti.

Tra le proprietà e i principi nutritivi dell'erba medica possiamo annoverare anche:

- clorofilla;
- fibre solubili e insolubili;
- alcaloidi;
- zuccheri;
- sali minerali e proteine;
- vitamine A, B2, B3;
- potassio e omega 3;
- enzimi utili alla digestione e all'assimilazione del cibo.

 

Dove si trova l'erba medica?

Chiaramente, il territorio in cui si avvia una coltivazione di erba medica e il foraggio ha un impatto molto importante sulla sua produzione e la sua qualità: i fattori ambientali e climatici (piovosità, umidità e temperatura) influiscono fortemente sulla coltura e sul tipo di pianta. 

Le coltivazioni di Agricole Forte  garantiscono un ottimo foraggio e di conseguenza un buono stato di salute degli animali, anche grazie, appunto, al territorio in cui si coltivano le piante per la loro nutrizione.

Quest'ultimo, infatti, rappresenta un tratto distintivo nella coltivazione: il Parco Regionale del Delta del Po si caratterizza per la sua natura alluvionale, è ricco di sedimenti e presenta un clima singolare per la sua particolare umidità presente tutto l’anno, grazie alla vicinanza del fiume Po e del mare Adriatico.

 

Perché il foraggio è importante per l'alimentazione degli animali?

La produzione di un foraggio di qualità è fondamentale, poiché da questo dipendono la salute degli animali, certamente quella degli esseri umani e anche un'adeguata produzione di derivati animali che verranno successivamente messi in commercio.

I fattori ambientali e la coltivazione del foraggio che i ruminanti mangiano influenzano la qualità del prodotto: per giungere ad un buon prodotto è fondamentale che tutte le razioni destinate agli animali, come le bovine da latte, contengano almeno il 60% di foraggio e solamente i foraggi di qualità hanno un adeguato contenuto di energia che possa assicurare degli elevati livelli produttivi.

Evidentemente, scegliere la giusta varietà di erba medica è fondamentale, in quanto un'adeguata scelta permette di ottenere il massimo produttivo di una determinata zona.

 

Qual è il periodo migliore per seminare l'erba medica?

Per ciò che concerne il territorio italiano, la semina dell'erba medica nelle zone centrali e settentrionali della Penisola va effettuata principalmente nei mesi primaverili, in particolare nel mese di marzo, mentre nelle aree collinari è possibile prolungare il tempo di coltura fino a metà aprile. 


Nelle zone meridionali più soggette ad un clima primaverile caldo e piovoso, invece, è bene anticipare il periodo di semina dell’erba medica, in modo favorire una crescita delle piante prima dell'aumento delle temperature.

In merito alla raccolta dell’erba medica su terreni di prima semina, l'ideale sarebbe raccogliere il prodotto tra maggio e giugno  per ottenere un foraggio più nutriente e di qualità migliore.